Alla veneranda età di 94 anni si è tolto dalle spese George Bush I, 41° presidente degli Stati Uniti.
Responsabile del prosieguo della “Guerra alla Droga”, già fautore delle stragi in Nicaragua e dell’alleanza con i narcos per appoggiare i contras, tra gli istigatori della pluriennale guerra tra Iraq e Iran, poi animato dal fervente spirito della difesa della sovranità del Kuwait lanciatosi nella guerra contro quel macellaio suo pari di Saddam.
Mandante del massacro dell’esercito irakeno, in parte sbandato e in parte insorto contro il suo governo, governo che gli USA non potevano assolutamente permettersi di fare cadere a opera del disfattismo rivoluzionario degli insorti che già si organizzavano in consigli, e finirono stritolati tra la Guardia Nazionale di Saddam, casualmente non toccata dai bombardamenti alleati, il nazionalismo kurdo e il revanchismo sciita degli Al Sadr.
Successivamente impose un decennale embargo, rafforzato da quegli altri criminali dei Clinton e della Albrigt, che causò malnutrizione diffusa e un numero non quantificabile di morti tra la popolazione civile irakena, mentre la classe dominante guidata da Saddam gozzovigliava nei palazzi del potere di Baghdad arricchendosi con gli aiuti internazionali e il mercato nero degli stessi.
Ricordato per avere dato alla luce un figlio egualmente criminale, ma probabilmente più imbelle, che continuò l’opera paterna, che fu la stessa dei “concorrenti” Clinton, attaccando di nuovo l’Irak, per non tacere dell’Afghanistan, nel 2003 e ponendo le basi per la completa decomposizione dello scenario del iraq che poi favorì la nascita dell’ISIS.
Freddo esecutore e rappresentate della volontà di potenza della classe dominante statunitense mantenne la faccia che era anche di fronte all’omicidio ingiustificabile di 274 civili a bordo del volo 655 dell’Iran Air, abbattuto per errore da un missile terra aria lanciato da una nave militare statunitense. Dichiarò che non era il tipo che si scusava per le azioni americane.
Ricordato con necrologi ed eulogie dalla classe politica statunitense tutta, dai Clinton agli Obama, dai Trump al democratico socialista Sanders.
Non piangeranno la sua scomparsa coloro che a causa di questo criminale hanno perso i loro cari.
kolvorok